A volte, in realtà, tutti i giorni, o quasi, non ricordo nemmeno il giorno che è. Fortunatamente, ho coscienza che il sole, si alza una sola volta al giorno. Ed i dí passano. Nel grigiore o nel chiarore, poco importa. In me, ho perso il conto.
Falciato in piena corsa, le mie gambe, inutili, giacciono ai lati della strada. Io so arrivare. Sento di non potere. In quel limbo di noi stessi, c’è strazio, in me, guerra.
Da emotivo, sapevo ciò che volevo. Da bambino, altrettanto. Da Uomo, non lo so più. Forse non eran altro che illusioni, ma esse erano ragioni.
Non so che fare, ma sopratutto, non so chi essere. Forse anche peggio, non so cosa potrei essere.
Padre? Figlio? Fratello? Amico? Amante?
Sono tutto ciò. Ma posso scegliere ben poco. Eppure, nel mio cuore, non ci sono confini. Nella mia anima, non ci sono frontiere. Nel mio spirito, nessun muro.
Non ho più paura. Si ha paura di perdere ciò che si ha. Quando come me, non si ha nulla, quella paura non esiste più. La placidità invade il corpo, rendendolo uguale, ad un contenitore vuoto. Chi si ferma, non è vivo. Eppure, sono fermo, in mezzo alla folla in movimento.
C’è un immensità in ognuno di noi. Fatta delle emozioni vissute, dalle frustrazioni e dai fallimenti, dalle esperienze e dal vissuto. Il percorso intimo. Quello che è la vera ricchezza che ognuno di noi possiede ed ha dentro di se in base a valori, cultura, affetti, abitudini.
Il Covid colpisce i corpi, la realtà, i cuori e le anime.
Buongiorno cari amici.